La Fonte del Papa e Fonte Pirella
La più “bella”, ammirata per l’armonia delle forme curve e per la scenografica posizione in una radura nel bosco, è nota come “La Valletta”: è una suite pastorale, articolata in spazi per il giorno e per la notte, raccordati tra loro da un recinto dotato di mungitoio.
Non lontana, tra i faggi del bosco Piano di Rienzi, è la sorprendente Capanna di Cerrone. Si tratta di grande blocco di pietra a tronco di cono. Un artista della pietra, con scalpello e martello, l’ha scolpita all’interno, l’ha progressivamente svuotata dal calcare, l’ha dotata di una porta armoniosa e di un camino e vi ha realizzato un focolare, una nicchia per conservare e un piano rialzato rispetto al pavimento destinato a giaciglio. Di questo piccolo capolavoro dell’architettura spontanea della Maiella, realizzata tra il 1880 e il 1890, è noto l’autore: la guardia forestale Alfonso Cerrone, nato a Vittorito di Caramanico nel 1845 e morto nel 1942 a Lettomanoppello.
Più in basso è il colle dell’Astoro, tra il fosso Sant’Angelo e il fosso Capanna: i due pendii che scendono sulla verde Valle Ardenga ospitano numerose capanne di pietra inserite in geometrici recinti e campetti terrazzati e raccontano l’antica integrazione tra l’attività pastorale e quella agricola.
Notevoli addensamenti di capanne costruite con lastre di pietra si scoprono nelle località del Piano delle Cappelle, della Valle di Santa Maria e alle Mandrelle, sopra il bosco di Cerratina.
Sul fondo del Fosso di Sant’Angelo si trova un importante riferimento per i pastori che frequentavano la zona: la grotta dedicata all’arcangelo Michele, luogo di antichi culti e memoria pastorale della sacra spelonca del Gargano. Più in alto, la Costa dell’Avignone ospita alcune bellissime capanne di pietra, fonti e campi d’altura e le cave utilizzate dagli artigiani della pietra di Lettomanoppello.