È semplice da raggiungere, parcheggiando la vettura al piazzale di Passo Lanciano (1300 m), nota stazione sciistica e seguendo la strada che scende a Lettomanoppello PE.
Una carrareccia sulla destra con segnaletica CAI/Federparchi ci indica il percorso. Arrivati ad un bivio, seguire a sinistra la carrareccia che si inoltra nel bosco del Piano di Rienzi. La si percorre tutta e quando si esce, prima di girare a destra verso il Piano di Tarica dove ci sono le paline con le indicazioni dei sentieri, conviene fare attenzione. Poco più avanti, a sinistra, tra i faggi del bosco del Piano di Rienzi, c’è una curiosa roccia a forma tronco conica. In genere non ci si ferma, la domanda è come questo enorme masso si trova qui… e si procede.
Invece è un capolavoro realizzato da Alfonso Cerrone. Una capanna pastorale, ma con la porta che non si vede perché realizzata ad un lato della costruzione. Questa persona, nacque a Vittorito di Caramanico PE nel 1845. Appassionato di montagna, lavorò nell’Amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi nel Regno di Sardegna, istituita dal re Carlo Felice di Savoia, il 15 ottobre 1822. Presumibilmente ha realizzato questa capanna nel pieno delle forze, fra i 35 e 45 anni. Fu un esperto scalpellino che con tenacia e pazienza, riuscì a scavare questa roccia. È una capanna abitabile con i principali arredi. Una scultorea porta con incisioni, un camino con focolare, alcuni ripostigli, un giaciglio.
Alfonso Cerrone morì quasi centenario a Lettomanoppello PE. Sia all’interno che all’esterno della capanna ci sono varie incisioni, probabilmente fatte dai pastori. Il Piano di Tarica era molto frequentato, sia dai pastori che agricoltori. Lo testimoniano i mucchi di sassi prodotti dallo spietramento del terreno. Salendo sul cocuzzolo della roccia, ho notato una croce… Facendo attenzione, sulla piana ci sono accumuli di rocce a forma rettangolare…
Difficoltà T Durata due ore Dislivello 100 metri Distanza sei KM A/R